Camminiamo verso la luce
«Chiunque fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». (Gv 3,20 - 21)
Camminare verso la luce.
Ma la luce mette in risalto i mie difetti!
Ma la luce mi tiene sveglio!
Ma la luce non mi permette più di mascherarmi!
Camminare nella luce: perché?
Perché appaia chiaramente che le nostre opere sono fatte in Dio, che il nostro successo non è frutto di un’alchimia segreta, che il nostro sorriso non è opera di chirurgia estetica, che la nostra pace interiore non è avvolta dal fumo di qualche sostanza assunta.
Camminare nella luce: perché?
Per gridare al mondo che Dio esiste con tutto il suo carico di amore infinito, paziente e misericordioso, che istante dopo istante riversa su ciascuno.
Un mattino ti svegli e prendi coscienza del tuo peccato. Angoscia e desolazione. Che fare? Ho fallito tutto nella vita. Non c’è più speranza. Gli uomini mi hanno abbandonato e Dio pure.
Ma Dio, invece, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia siamo stati salvati! (cfr Ef 2,4)
Ecco perché è urgente camminare nella luce, perché sia la Luce stessa di Cristo Gesù ad insegnarci a compiere opere di verità.
Finche rimaniamo rintanati nello sgabuzzino dei nostri ricordi dolorosi, fasciando piaghe che non potremo mai da soli curare e guarire, il buio e la notte del male premeranno alla nostra porta.
Se con grande slancio del cuore ci ricorderemo del Signore, questo sarà un ricordo apportatore di gioia, perché lì dove è pronunciato il nome di Gesù, Lui corre a salvare e sanare.
Ogni volta che il buio mi assale: Padre, fammi ricordare che per tua grazia, per tuo dono gratuito, sono stato salvato!
Ogni volta che presumendo di me stesso corro le strade della mia vita da solo: Padre, fammi ricordare che tu premurosamente e incessantemente mandi messaggeri di pace ad affiancarmi! (cfr Cr 36,15)
Ogni volta che sbatto la testa contro il muro perché mi sento chiuso nel vicolo cieco delle mie povertà e passioni utilizzate male: Padre, fammi ricordare che tuo Figlio non è venuto per condannarmi ma per salvarmi. Se Lui è con me, anche la vita eterna è in me!
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