Nuovi nello Spirito
Sono passati cinquanta giorni dalla Pasqua: la nostra memoria ha già cancellato il ricordo di quel prodigio avvenuto.
Gesù non si arrende. Legge il nostro vuoto interiore e manda il Suo Spirito perché sia Lui a ricordarci tutte le Sue parole, i suoi gesti, perché l’amore stesso di Gesù continui ad accarezzare le nostre giornate come se Lui fosse ancora presente fra noi come lo hanno visto vivo e vero i suoi discepoli duemila anni fa.
Sì, perché Gesù è vivo e vero! Perché Gesù è veramente tra noi anche oggi, Pentecoste del 2008.
C’è molto di più: noi siamo con Lui vicino al Padre, trasportati lì dalla forza dello Spirito di Amore.
“Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito” (1 Cor 12, 13).
Uno stesso Spirito ci ha dissetati tutti. La Sua acqua fresca è entrata dentro di noi portando via le scorie di un passato che ci aveva terribilmente ferito. L’abisso del peccato è stato riempito dalla misericordia del Padre che ha soffiato verso il Figlio il suo Amore, perché il Figlio soffiasse a sua volta su ciascuno di noi, scegliendoci come suoi fratelli adottivi.
Siamo diventati familiari di Dio: non possiamo più dirci persi, soli, smarriti perché abbiamo ritrovato una famiglia, la nostra vera famiglia, la famiglia di Dio nella quale ci scopriamo e percepiamo tutti fratelli e sorelle!
Spirito Santo, Tu che poni su di noi il sigillo del nostro nome nuovo, entra nel nostro cuore e lava ogni polvere che si è accumulata insinuandosi attraverso gli spifferi delle nostre disarmonie, dei nostri rancori.
Spirito Santo, Tu che hai bagnato il nostro volto con l’acqua viva che ci ha resi belli davanti a Dio nel Battesimo, bagna la terra arida della nostra incredulità, rendici fedeli e pazienti nella fede.
Spirito Santo, Tu che sei il Medico perfetto, sana le nostre ferite sanguinanti, togli anche le cicatrici dei nostri ricordi pesanti, piega la durezza dell’odio che ci lacera, scalda il nostro cuore ferito e impaurito, raddrizza i sentieri tortuosi che le nostre ginocchia vacillanti hanno imboccato.
Accogliamo il dono dello Spirito a braccia aperte e la nostra tristezza si muterà in gioia ogni momento, perché non saremo mai più soli!
Camminiamo secondo le vie che questo Spirito di amore ci suggerirà, impareremo a desiderare ciò che è desiderabile e a non soddisfare i desideri della carne. (cfr Gal 5,16.22.25)
La vigna della nostra vita darà allora nuovi frutti : amore,gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé e sarà proprio da questi buoni frutti che ci riconosceremo e ci riconosceranno come figli di Dio
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