Santuari diocesani
Santuario San Giovanni d'Andorno
È l'unico Santuario dedicato a San Giovanni Battista in Italia (e forse in Europa). Il più antico documento risale al 1512 e si riferisce a San Giovani Battista della balma (grotta, caverna, spelonca) dove tuttora è conservata la statua lignea del santo, ma il culto di San Giovanni ha origini più remote; si tramanda che la statua del precursore fosse stata più volte dai pastori spostata agli alti pascoli e che ritornasse sempre nella grotta.
Nel 1605 si dà inizio alla costruzione della chiesa, ingrandita nel 1700 e nel 1747, contemporaneamente al fabbricato della rettoria. Fra il 1608 ed il 1776 sorgono gli edifici attorno al piazzale: alloggi per i pellegrini, bar, ristorante, albergo,negozio ed il fabbricato della scuola. Nel 1625 vengono costruite le cinque cappelle (in origine erano sei) costituenti il sacro monte e dedicate ai santi eremiti e penitenti, disposte lungo la pedonale "Ortusc" da Campiglia.
Santuario di Oropa
Il Santuario di Oropa sorge a 1200 m di altitudine ed è il più importante Santuario mariano delle Alpi: inserito in una cornice naturale di assoluta bellezza, è un luogo di incontro, di dialogo, di ascolto, di contemplazione e di preghiera. Come una gemma incastonata tra il velluto dei verdi prati circostanti, il Santuario appare oggi come una reggia, il cui grandioso insieme di edifici viene quasi stemperato dalle montagne circostanti.
Secondo la tradizione l’origine del Santuario è da collocarsi nel IV secolo, ad opera di S. Eusebio, primo vescovo di Vercelli. I primi documenti scritti che parlano di Oropa, risalenti all’inizio del XIII secolo, riportano l’esistenza delle primitive Chiese di Santa Maria e di San Bartolomeo, di carattere eremitico, che costituivano un punto di riferimento fondamentale per i viatores (viaggiatori) che transitavano da est verso la Valle d’Aosta.
Santuario della Brughiera
La documentazione orale attesta che l'origine del Santuario proviene da un episodio miracoloso accaduto agli inizi del 1500: "una ragazza muta venne chiamata dalla Madonna ed ella rispose, acquistando l'uso della favella". Nel corso dei secoli il Santuario, come dimostrano i pregevoli dipinti tra i quali l'Adorazione del Barbelli del 1600, conobbe momenti di vero splendore. Seguirono anni difficili dove il territorio del Santuario scese da 70.000 mq a poche migliaia.
Dal 1997 è iniziata l'inversione di tendenza, sono stati riportati gli edifici sacri agli antichi splendori , create nuove strutture e, grazie alla benevolenza dei benefattori, il territorio è arrivato a superare i 100.000 mq. Dal 7 ottobre 2002 è stato elevato alla dignità di Santuario diocesano, dotato di personalità giuridica sia dal punto di vista canonico che civile.
Santuario di Graglia
Il Santuario ebbe origine da un grandioso progetto, denominato Novella Gerusalemme o sia Palestina del Piemonte, detta di San Carlo a Graglia, di don Nicolao Velotti, vercellese, nominato parroco di Graglia nel 1615, che prevedeva la realizzazione di un Sacro Monte, comprendente 100 cappelle, tra il paese di Graglia (m 600) e il Colle San Carlo (m 1020).
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