Il cammino nel deserto
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- Pubblicato Venerdì, 07 Marzo 2008 14:11
Affrontare il deserto da soli può essere pericoloso, farlo in “carovana” diventa cammino fraterno condiviso.
Carissima Sorella, carissimo Fratello,
affrontare il deserto da soli può essere pericoloso, farlo in “carovana” diventa cammino fraterno condiviso.
Non ci sarà tempesta di sabbia a smarrirci!
Non ci saranno “miraggi” ad ammaliarci e bloccarci!
Il sentiero del giusto è diritto, dice la Scrittura: in questo sentiero quaresimale camminiamo affondando bene il piede nella preghiera della Chiesa, nei sacramenti, nel perdono reciproco, nell’elemosina.
È questo il digiuno che Dio cerca: spezzare le catene inique che ci fanno essere fantocci in balia dell’effimero e non creature libere immagine della Sua Bellezza divina!
“Amare i nemici.
Fare del bene a coloro che ci odiano.
Benedire coloro che ci maledicono.
Pregare per coloro che ci maltrattano.
A chi ci percuote la guancia, porgere anche l’altra.
A chi ci leva il mantello, non rifiutare la tunica.
Dare a chiunque ci chiede.
A chi prende del nostro non richiederlo.” (Cfr Lc 6,27-38)
Gesù non ci ha lasciato un messaggio di “impassibilità”.
Ci sprona ad un atteggiamento attivo, consapevole: una scelta fondamentale che diventa scelta “fontale”,da essa scaturisce poi ogni atteggiamento, ogni modo nuovo di pensare, ogni accettazione del rischio del compromettersi per Lui.
Se amiamo solo coloro che ci amano, possiamo dirci nel profondo del cuore veramente felici ?!
E se prestiamo solo a coloro da cui speriamo ricevere, siamo alla fine dei conti felici ?!
Non è questa la banale logica dell’egoismo?Il centro di tutto rimaniamo sempre noi stessi.
Il cammino quaresimale che ci sta portando sulle dune di un ascolto vero della Parola, è sprone per un ritorno all’”Unico necessario”: cioè essere unificati in Lui, in Gesù, autore e perfezionatore della nostra fede.
Se il fulcro del mio essere è in Lui - è Lui - allora ,come dissetato ad una sicura Fonte:
- amerò i miei nemici, farò del bene e presterò senza sperarne nulla,
- sarò misericordioso e non giudicherò,
- non condannerò e perdonerò, darò…
Ogni giorno la Parola sia la “cartina al tornasole” per il nostro umore, per i nostri sentimenti, per le nostre scelte, per le nostre convinzioni.
Il nostro camminare nel deserto, sempre sotto l’occhio amorevole del Sole di Dio, ci conduca a cantare con gioia pasquale: "Non la mia, ma la tua volontà si compia, Padre!”. Con amicizia e fraterna preghiera,
le Sorelle Carmelitane di Biella
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