Festa mariana al Monastero Mater Carmeli
Il Vescovo Mons. Roberto Farinella
ha presieduto la celebrazione della Madonna del Carmine
Articolo pubblicato su “il Biellese”
Termina oggi, venerdì 23 luglio, l’ottava della festa della Madonna del Carmelo: abbiamo ancora nel cuore la gioia provata nella celebrazione della giornata di festa del 16 luglio.
Significativo è stato il luogo delle celebrazioni, la “Tenda Horeb”: un luogo provvisorio che nel corso della pandemia è divenuto luogo di preghiera e fraternità.
Il canto dell’ufficio e delle lodi si è sintonizzato all’alba con il risvegliarsi della natura. Poi la messa mattutina presieduta da Don Carlo Dezzuto. L’armonia delle ore liturgiche ha scandito la giornata fino ad arrivare a sera. La Tenda man mano si è riempita di fedeli che richiamati da S.Maria del Carmelo hanno voluto rivivere insieme questo momento di affidamento e riconoscenza nei confronti di una Madre che sostiene, consola, custodisce sotto il suo manto.
Mons. Roberto Farinella con grande vicinanza paterna ha salutato i presenti e ha presieduto il canto dei Vespri e la solenne celebrazione dell’eucarestia. Presenti sacerdoti, diaconi e ministranti e tante persone che come segno di “appartenenza” alla Famiglia del Carmelo hanno indossato lo scapolare del Carmine.
Nella spiritualità del Carmelo molto importanti sono le “montagne”: il Carmelo infatti è un monte, e nel corso dei secoli la sua immagine è stata usata dai mistici carmelitani per indicare il cammino della vita e il percorso spiritale, che sono un’ascesa verso la vetta. Ci è piaciuto riprendere nel corso degli anni questa immagine e riproporre un cammino in “cordata”. Camminare insieme, ognuno sul sentiero tracciato dallo Spirito per la sua vocazione particolare, ma legati da un desiderio di sostenerci gli uni gli altri, sapendo che anche Maria, il Fiore del Carmelo, fa parte della cordata, è a capo della cordata!
Altro monte importante per la spiritualità carmelitana è il monte Horeb: da qui la decisione di “dedicargli” il nostro provvisorio luogo di culto. Sul monte Horeb il profeta Elia ha guardato l’orizzonte ed è tornato a sperare, dopo difficoltà e scoraggiamenti. Il 16 luglio tutti insieme sul monte Carmelo, nella Tenda Horeb, abbiamo rafforzato la nostra speranza: grazie alla Parola che è stata proclamata, grazie al nostro caro Vescovo che ci ha coinvolto nelle sue riflessioni, grazie all’animazione della liturgia che ha sostenuto la preghiera con ritmi interculturali, grazie al sorriso e alla prossimità che ci siamo comunicati con gli occhi e con il cuore!
La festa della Madonna è stata preceduta da una novena, oltre che stanziale nella Cappella anche via WhatsApp: un modo un po’ singolare, ma efficace per sentirci uniti. Siamo idealmente saliti su un “pulmino” e Maria ci ha condotti giorno dopo giorno verso il luogo del ritrovo. Ora il viaggio continua: con Maria riprendiamo la strada del quotidiano, e con lei continuiamo ad essere dei “girasoli” che guardano Dio e lo riflettono sul mondo!
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