Signore dove vai?
Quinta domenica di Pasqua
( 10 maggio 2020 )
«Non sia turbato il vostro cuore». Come ci fa bene ascoltare e accogliere queste parole di Gesù, ancora di più in questo tempo di sofferenza, preoccupazione e incertezza per il futuro. Gesù, lui che sa quello che c’è in ogni uomo, guarda e parla al nostro cuore - che nel linguaggio biblico è la sede non solo degli affetti, ma anche dei pensieri e delle decisioni. Così ci sentiamo letti dentro, capiti, raggiunti da una premura e rassicurazione di cui abbiamo sete. Al Signore dispiace vederci turbati e ci indica la strada della pace: «Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me». Avere fede in Dio, sorgente della vita, e in Gesù, Figlio di Dio che si fa vicino, che si fa uno di noi, significa sapere e sperimentare di non essere mai soli. Gesù può allontanarsi per un po' dalla nostra comprensione, ma solo per ritornare e offrirci una comunione con Lui ancora più profonda. «Verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Filippo, che si fa nostro portavoce chiede: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?».
Gesù ci accompagna, si fa per noi via, verità e vita. Ci sono strade di asfalto, che abbiamo visto deserte in questi ultimi due mesi, strade che ora stanno ripopolandosi per riportarci alla normalità della vita. E c'è Gesù che è la via della vita, la via che ci riporta al Padre, perché la normalità sia resa straordinaria dalla nostra comunione con Lui. Gesù è la via che non inganna e nella verità ci conduce alla vita piena.
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