Attesa di speranza

Avvento: tempo per salire sul monte del Signore perché Lui possa indicarci le sue vie, perché possiamo camminare per i suoi sentieri (Is 2,3)

Spesso ci ritroviamo a pensare tra noi: “Dio non mi ascolta, Dio non mi esaudisce, Dio non capisce i miei bisogni!”.

Può un Dio che è Padre e Madre, che ha un cuore infinito, ricco di misericordia e amore, non essere sensibile alle nostre parole?

Forse il tempo di Avvento può insegnarci ogni giorno di più questo: il Signore ci ascolta sempre, ma non sempre noi siamo pronti ad accogliere la sua parola. L'essere pronti prevede una palestra spirituale, un allenarsi a comprendere i suoi modi di entrare in relazione con noi e di comunicarci il suo pensiero.

Vogliamo avere il pensiero di Dio?

Desiderio che la Parola riscaldi il nostro cuore e diventi Parola vitale nel nostro quotidiano=

Saliamo sul monte, cioè troviamo uno spazio che sia tutto nostro e Suo. Uno spazio sacro, un appuntamento giornaliero tra noi e il Signore.

Pensiamo di salire su una montagna: il cammino è faticoso, ma il panorama ripaga delle fatiche e, anche se in qualche momento sopraggiunge lo scoraggiamento perché sembra che nubi oscure appesantiscano il passo, la Vetta è sempre lì, ferma, alta e bella che ci attende.

La Vetta di questo cammino di Avvento che iniziamo in questi giorni è l'amore che il Signore vuole riversare nei nostri cuori, non per finta, ma realmente.

A Natale il Signore Gesù nascerà nelle nostre realtà di vita portando la sua grazia.

La grazie è come un profumo persistente che abbellisce l'ambiente del nostro cuore: possiamo scordarci a giorni della Sua presenza, ma il Suo profumo si diffonde ugualmente dentro di noi e, da noi, attorno a noi.

Natale è la festa del profumo di Dio! È il profumo che noi possiamo donare a nostra volta per diffondere speranza in questa cristi epocale di speranza!

Fratelli e Sorelle, con san Paolo ricordiamoci a vicenda che dormire non porta frutto: è tempo di svegliarci dal sonno (Rm 13, 11), dal torpore che ci fa rimanere fermi, seduti sul divano, attaccati alla televisione o al computer, vivendo virtualmente e lasciando che la vita ci scorra accanto senza produrre più dentro di noi il gusto della vera avventura e del vero coinvolgimento.

L'avventura di Dio in mezzo a noi sta per iniziare: la notte è avanzata, il giorno è vicino, gettiamo via quanto sa di stantio, tutte le oepre che vengono dalle tenebre e indossiamo le armi della luce per essere pronti, svegli alla venuta del Signore (Rm 13,12)!

Ripetiamo insieme, in cordata silenziosa a distanza, questa parola di salvezza che la Scrittura ci suggerisce:

Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza (Sl 84)

In fraternità

Le vostre Sorelle Carmelitane