Quaresima: un cammino per riscoprire il proprio battesimo e camminare verso la libertà

Sin dalle origini, la Quaresima viene vissuta come il tempo dell'immediata preparazione al Battesimo, da amministrarsi solennemente durante la Veglia pasquale. Tutta la Quaresima era un cammino verso questo grande incontro con Cristo, questa immersione in Cristo e questo rinnovamento della vita.

quaresi.jpgPrendiamo come introduzione alla nostra meditazione le parole del Papa Benedetto XVI. Ci faremo guidare dalle sue intuizioni riprendendo poi spunti e sollecitazioni.

Sin dalle origini, la Quaresima viene vissuta come il tempo dell'immediata preparazione al Battesimo, da amministrarsi solennemente durante la Veglia pasquale. Tutta la Quaresima era un cammino verso questo grande incontro con Cristo, questa immersione in Cristo e questo rinnovamento della vita.
Noi siamo già battezzati, ma il Battesimo spesso non è molto efficace nella nostra vita quotidiana. Perciò anche per noi la Quaresima è un rinnovato "catecumenato" nel quale andiamo di nuovo incontro al nostro Battesimo per riscoprirlo e riviverlo in profondità, per divenire di nuovo realmente cristiani. Quindi la Quaresima è un'occasione per "ridiventare" cristiani, mediante un costante processo di cambiamento interiore e di avanzamento nella conoscenza e nell'amore di Cristo.
La conversione non è mai una volta per sempre, ma è un processo, un cammino interiore di tutta la nostra vita.
Questo itinerario di conversione evangelica non può certo limitarsi ad un periodo particolare dell'anno: è un cammino di ogni giorno, che deve abbracciare l'intero arco dell'esistenza, ogni giorno della nostra vita...
Convertirsi, che cos'è in realtà? Convertirsi vuol dire cercare Dio, andare con Dio, seguire docilmente gli insegnamenti del suo Figlio, di Gesù Cristo; convertirsi non è uno sforzo per autorealizzare se stessi, perché l'essere umano non è l'architetto del proprio destino eterno.
Non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi. Perciò l'autorealizzazione è una contraddizione ed è anche troppo poco per noi. Abbiamo una destinazione più alta. Potremmo dire che la conversione consiste proprio nel non considerarsi i "creatori" di se stessi e così scoprire la verità, perché non siamo autori di noi stessi. Conversione consiste nell'accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall'amore. Questa non è dipendenza ma libertà.
"Tutta la Quaresima era un cammino verso questo grande incontro con Cristo, questa immersione in Cristo e questo rinnovamento della vita."
Il tempo forte della Quaresima che sta per concludersi con la Settimana Santa è anche per noi dunque, e non solo per i cristiani dei primi secoli, un tempo forte per incontrarsi con Gesù.
Ciò che vogliamo cercare come impegno di ascesi - cioè di ginnastica spirituale per irrobustirci nei muscoli spirituali, cuore, mente, volontà - ciò che vogliamo cercare come impegno di sacrificio, non è tanto una pia pratica per metterci il cuore in pace, sapendo di aver fatto qualcosa.
Cercheremo tutto ciò che potrà aiutarci in questo nostro camminare verso l'incontro con Cristo. Cercheremo tutto ciò che ci aiuterà ad immergerci in Cristo, cosicché tutta la nostra vita ne esca a Pasqua rinnovata.

 

 Papa Benedetto XVI, Udienza generale del 21/02/07 (© Libreria Editrice Vaticana)

 

Quaresima - incontro con Cristo - immersione in Cristo rinnovamento della vita.


"Quindi la Quaresima è un'occasione per "ridiventare" cristiani, mediante un costante processo di cambiamento interiore e di avanzamento nella conoscenza e nell'amore di Cristo."

Cosa sta alla base di questo processo di cambiamento interiore? Il desiderio.
Scrive S.Agostino che ogni uomo è mosso dal desiderio,ogni uomo è attratto da ciò che ama.
È quello che Gesù esprime nel Vangelo: "Lì dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore."
Un cambiamento interiore non avviene se noi non siamo profondamente convinti di voler cambiare.
Ma non possiamo essere convinti di voler cambiare se prima non ci siamo domandati: ma io chi amo? Io chi desidero? Qual è il tesoro della mia vita? Per chi devo cambiare?
La risposta a questi interrogativi basilari dovrà emergere pian piano nella preghiera. Saltare questo momento di verifica interiore vorrebbe dire chiudersi alla comprensione di questa opportunità di rinnovamento che Dio ci sta donando in questa Quaresima.
Occorre fermarsi e domandarsi se il nome cristiano dice qualcosa per la mia identità di uomo e di donna. Se il nome cristiano forgia il mio modo di pensare, di sentire, di amare, di agire.
Se avverto una scissione tra il mio essere cristiano in Chiesa e il mio impegno nel lavoro,nella famiglia, nello studio, allora qualcosa non funziona.
Il cammino cristiano infatti porta alla unità interiore.
Non possiamo viver da persone frazionate, ne va della nostra salute spirituale oltre che fisica!
Ecco allora il tempo propizio per prendere questa grande risoluzione interiore: voglio ridiventare cristiano!

 

Riscoprire il nostro desiderio - non vivere frazionati


"La conversione non è mai una volta per sempre, ma è un processo, un cammino interiore di tutta la nostra vita."
Conversione significa inversione ad u . Spinti dal desiderio di incontrare Gesù cominciamo questa manovra di conversione, manovra che non dura un giorno o due, ma è un processo di tutta una vita.
Verrebbe da pensare: ma allora tutta la vita non è che un grande sforzo per adeguarsi a quello che Dio mi chiede!
Questo possiamo dirlo se lasciamo parlare in noi l'uomo vecchio, l'uomo che secondo S. Paolo si è lasciato corrompere dalle passioni ingannatrici.
Se ritorniamo però ad ascoltare il nostro desiderio e scopriamo ogni giorno di più che desideriamo vivere l'amicizia con Dio, allora la conversione non sarà più una forzatura, uno sforzo, ma una necessità vitale che sentiremo urgente.
L'allenamento sta nel riuscire ad ascoltare dentro di noi la nostra vera voce: la voce dell'uomo nuovo, quell'uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio, l'uomo che il battesimo ha liberato e che niente e nessuno può tornare ad imprigionare.
Quaresima è anche questo: riandare all' innocenza che è scritta in noi, tornare a credere in noi stessi perché Dio crede in noi.

Conversione ad u - ascoltare la nostra vera voce


"Convertirsi vuol dire cercare Dio, andare con Dio, seguire docilmente gli insegnamenti del suo Figlio, di Gesù Cristo."
Convertirsi vuol dire girare la propria auto e mettersi sulla strada giusta alla ricerca di Dio. Vuol dire viaggiare con Dio, seguire le sue indicazioni.
Delle volte diciamo che Dio non ci parla. Che Dio è assente proprio nei momenti in cui ne avremmo bisogno. Che Dio non ci risponde secondo quello che attendiamo.
Pensiamo un attimo a quando viaggiamo: se vogliamo andare in una certa località seguiamo i cartelli stradali, ci lasciamo guidare dalle indicazioni del navigatore automatico. Se nella nostra libertà scegliamo di uscire non dove le indicazioni ci indicano,non possiamo poi prendercela con chi ha messo i cartelli se non arriviamo al posto cercato.
426px-st_segnali_stradali.jpgParafrasando si può dire la stessa cosa del nostro quotidiano cammino con Dio.
Prima cosa bisognerebbe imparare a leggere i suoi cartelli.
Poi bisognerebbe accettare di uscire alle indicazioni che lui ci presenta, se vogliamo veramente arrivare alla meta dell'amicizia con Lui.
Saper leggere i cartelli stradali di Dio vuol dire leggere e ascoltare la Parola di Dio, vuol dire avere dei momenti particolari giornalieri di colloquio con Lui, di silenzio dedicati a Lui, vuol dire sentirsi parte attiva della Chiesa conoscendone le indicazioni pastorali in ogni campo della vita .
Dobbiamo sempre ripeterci che convertirci non è un obbligo ma una esigenza dell'amore.
Una volta imparato piano piano a leggere i cartelli stradali di Dio nella nostra vita attraverso questi occhiali della preghiera, del silenzio, della conoscenza della Tradizione della Chiesa; allora nel mio quotidiano saprò con più facilità scorgere le sue indicazioni non perché Dio mi toglie la libertà e mi usa, ma al contrario, perché desiderio coscientemente mettere la mia libertà in cammino sulle sue strade.

Imparare a leggere i cartelli stradali di Dio


"Convertirsi non è uno sforzo per autorealizzare se stessi, perché l'essere umano non è l'architetto del proprio destino eterno.
Non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi."
Convertirsi non è una fatica, o meglio è una fatica, ma motivata e noi sappiamo che se c'è la motivazione e questa motivazione è l'amore, anche la volontà si anima.
Ora quando intraprendiamo un cammino di conversione abbiamo molto più che una motivazione: abbiamo Dio stesso che si preoccupa per noi.
Noi ci preoccupiamo del domani, di cosa faremo di cosa mangeremo, dei vari impegni da mettere in agenda.
Questo ci toglie energie nel presente ed è un essere autoreferenziati.
Nessuno di noi , ci dice il Papa, è l'architetto del proprio destino.
Quale luce può portare questa semplice riflessione, che è poi una constatazione di fatto!
Noi possediamo solo l'attimo presente e lo possediamo nella misura in cui cerchiamo di viverlo nell'amore.
Ripensare al dono della vita ricevuto da Dio, sentirsi amati da Lui, sapere che Lui ha un progetto di bene su di noi e che la nostra realizzazione scaturisce dall'accoglienza di questo progetto.

Ripensare al dono della vita - ritrovare la motivazione della nostra vita


"Conversione consiste nell'accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall'amore. Questa non è dipendenza ma libertà."
Dipendere dall'amore non è dipendenza ma libertà.
Ogni dipendenza è una forma di schiavitù.
Dipendo da... Quindi non posso fare a meno di...
Quando la nostra dipendenza è dall'amore di Dio allora sperimentiamo la nostra libertà. Ritorniamo alla nostra origine, ritroviamo la nostra vera identità.
Il termine del cammino della quaresima dovrebbe portarci a questo: Gesù risorge e noi con Lui.
Viviamo nel presente, ma siamo già nell'eternità, perché in Gesù risorto e asceso al cielo alla destra del Padre ci siamo anche noi.
Pensare questa verità di fede nella preghiera ci apre gli occhi e allora anche il nostro quotidiano cambia.
Il proposito quaresimale e l'impegno per questi ultimi giorni può essere questo:dipendere dall'amore.
Guardiamo ciò che facciamo e teniamo presente in noi questa urgenza, sarà facile attuare momento per momento u discernimento giusto. Questa sarà la nostra ascesi.
Questa cosa mi conduce a Dio? Allora la accolgo.
Mi allontana da Dio? Allora cerco di farne a meno.
L'essenzialità della vita ci fa riscoprire l'Unico necessario.

Signore, ti abbiamo accompagnato in silenzio, pregando.
Ora bussiamo alle porte della tua casa,
noi che siamo affamati di Te,noi che siamo assetati di Te,
che abbiamo sofferto e pianto nelle nostre notti,
e spesso smarrita la strada che conduce a te.
Siamo qui in attesa, Signore.
Aprici, Signore, apri le porte del tuo cuore,
perché investiti dall'onda del tuo amore,
possiamo mangiare coi fratelli la Pasqua della speranza.
(da "Sulla tua parola", Ed. Shalom)