Beato l'uomo che ha trovato la sapienza

Riscoprire in Lui la nostra perla,riscoprire in Lui l'Amico, è la strada per ritrovare la vera bellezza, perché come dice la Scrittura: ognuno sarà come è il suo amico...che nel detto popolare si traduce in:"dimmi con chi vai e ti dirò chi sei".

 

monacagiardino1.jpgLa gioia e la pace dei chiamati alla speranza possa essere il caldo colore di queste nostre giornate autunnali!

La bellezza del cristiano non è una bellezza " a tempo"- come una foglia che tristemente si lascia cadere a terra, sospinta da qualsiasi folata di vento - ma una bellezza per l'Eterno!

Se viviamo l'oggi di Dio in compagnia di tutti i santi, nostri amici per la pelle, saranno loro stessi ad insegnarci che la bellezza è trasparenza: è possibilità di guardare l'altro negli occhi e scoprire un amico in ogni fratello.

I nostri amici Santi hanno scavato con forza nel terreno della loro vita e hanno trovato la perla preziosa. Si sono avvinghiati ad essa non per possesso egoistico , ma con la temerarietà di chi sa che avendo trovato la perla della Sapienza ha trovato la via sicura per i sentieri che conducono alla pace.

Perché "la Sapienza che viene dall'alto è pura, pacifica, mite, arrendevole; piena di misericordia e di buoni frutti" (Gc 3,17).

Noi sappiamo che Gesù, Figlio di Dio, è questa Sapienza.

Riscoprire in Lui la nostra perla,riscoprire in Lui l'Amico, è la strada per ritrovare la vera bellezza, perché come dice la Scrittura: ognuno sarà come è il suo amico...che nel detto popolare si traduce in:"dimmi con chi vai e ti dirò chi sei".

" Quando con una persona non si è tanto in relazione,la si sente estranea. E' come se non la conoscessimo, anche se è nostra parente. Perché la parentela e l'amicizia sfumano se non c'è comunicazione." S.Teresa di Gesù, carmelitana, ( Cammino XXVI,9).

Ci insegnino i nostri amici Santi, in modo particolare il nostro caro Giovanni Paolo II, la comunicazione dell'amore, il linguaggio della nostra amicizia con Gesù...non lo sentiremo allora estraneo a noi, cioè fuori di noi, dalla nostra vita, dalle nostre problematiche.

Andiamo per i sentieri dove cammina il nostro Amico. Mettiamo i piedi sulle impronte lasciate dal Suo essere pacifico e mite, ricco di misericordia con tutti e allora anche la nostra vita sarà un albero che porterà frutti, le nostre radici affonderanno in una Acqua viva che scorre per l'eternità: nessuna siccità - nessuna prova della vita ci seccherà.

Viviamo l'oggi di Dio anche in compagnia di tutti i nostri cari defunti che contemplano già l'Eterno: quante persone hanno fatto parte della nostra vita e ora sembrano lontane!

In questo mese di novembre nella nostra preghiera comunitaria desideriamo ricordarli tutti.

 

Le vostre Sorelle Carmelitane