Svogliati, ma capaci di amare

Svogliati, ma capaci di amare

XXVI Domenica del Tempo Ordinario
( 27 settembre 2020 )

Gli scribi e i farisei sono i “vicini”, quelli dentro la vigna, coloro che sono chiamati per missione, per vocazione a lavorare nella vigna. Un lavoro che è un servizio per il bene dell’intera vigna. Zappettare il terreno, togliere le erbacce, potare, raccogliere l’uva. Il padre chiede un servizio lavorativo che vuole rendere bella e produttiva la vigna. Ma loro non si interessano della vigna né di chi della vigna dovrebbe averne il profitto, cioè Dio, né di chi della vigna dovrebbe vivere, coloro che mangiano l’uva, l’umanità intera. Portano l’abito da vignaioli, ma nel concreto non amano la vigna e tantomeno loro padre, proprietario della vigna, per questo bleffano con lui, dicono un “sì” che poi si rivela falso.

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