Seguiamo la stella!

Sabbia. Buio. Sassi. Il cammino impervio di chi cammina nella notte.
Dove guardare per riconoscere la strada?
Dove posare l’occhio perché le tenebre della notte sembrino meno fitte e cariche di insidie?
Nessuna notte è così scura da non avere una stella, una piccola, piccolissima stella che può farci da guida!
La notte della sofferenza.
La notte dello sconforto.
La notte della solitudine  e dell’abbandono.
E’ proprio nel centro di questa notte che appare la stella .
Stella che rischiara il cammino e ci guida verso il luogo del riposo, dell’accoglienza e  della salvezza.

I magi hanno visto sorgere la stella e si sono messi in cammino. Si sono fidati di un segno luminoso che Dio aveva mandato loro. Nel percorso si sono imbattuti anche nella trappola insidiosa di un male – Erode -  che voleva carpire il loro segreto e, mentendo ,cercava di blandirli.
Ma i magi non sono rimasti fermi in quel momento di prova, hanno ripreso il cammino e ,appena il loro passo ha segnato la strada ,la stella brillante è riapparsa all’orizzonte per precederli e guidarli nuovamente.

Magi. Stella. Erode. Che possiamo trarre noi da realtà così  apparentemente irreali?!
Vivere questo Natale come dei Magi che arrivano da lontano.
Percorsi di vita diversi: fede lasciata e magari ritrovata, fede combattuta e osteggiata, fede desiderata, fede tradita.
Importante è essersi messi in cammino verso Betlemme, verso la nuova opportunità di vita che sta per nascere quest’anno per ciascuno di noi.
La stella del risveglio ci è stata donata da Dio: è una circostanza casuale che ci fa riflettere, un passaggio esistenziale stretto, una parola del Vangelo ascoltata anche distrattamente.
L’eco di qualcosa di diverso è risuonata nei meandri del nostro cuore e ci siamo messi in viaggio per cercare quel Qualcuno che sconvolgerà la nostra vita.

Stalla. Bambino. Dio. Attraverso quali chiaro scuri ci parla  e ci ama il Signore!
Avevamo gli occhi puntati sulla stella e non pensavamo di imbatterci in una stalla.
Speravamo di incontrare l’Onnipotente e ci ritroviamo davanti un bambino.
Aspettavamo lo straordinario e Dio viene in mezzo a noi proprio nel clima maleodorante di fieno e animali.
Volevamo qualcuno su cui appoggiarci e ci sorprende un Dio piccolo, che ha bisogno di tutto e di tutti.

Il mistero del Natale è tutto qui: Dio si fa prossimo di ogni uomo e viene a dirci in carne  e ossa il suo amore.
Che la tua stella ti porti ad incontrarlo!
Santo Natale !

Le  vostre Sorelle Carmelitane