Onorificenza ai Carmelitani internati a Dachau

Domenica 5 agosto 2018

Il 2 agosto scorso si è celebrato nel campo di concentramento di Dachau, in Germania, una commovente cerimonia in onore dei dieci carmelitani internati nel suddetto campo, tra i quali Tito Brandsma ed Hilario Januszewski, beatificati rispettivamente nel 1985 e nel 1999.

Con questa celebrazione si è concluso il corso internazionale di formazione per gli studenti carmelitani svoltosi in Olanda e in Germania e del quale citoc-online informerà prossimamente. La celebrazione è iniziata con un saluto di benvenuto da parte della priora delle carmelitane scalze del monastero di Dachau, il Carmelo del Preziosissimo Sangue ("Karmel Heilig Blut"), la quale ha illustrato ai partecipanti la storia e il senso della presenza delle carmelitane in tale luogo: la riparazione e la preghiera per la riconciliazione e la pace.

I carmelitani presenti si sono quindi recati processionalmente al Memoriale del campo, dove il Priore Generale, Fernando Millán Romeral, O.Carm., ha svelato una lapide che ricorda i dieci carmelitani, otto polacchi e due olandesi, che sono stati in questo luogo di sofferenza ed oppressione. Lì hanno avuto l'opportunità di salutare la direttrice del memoriale di Dachau, la Dott.ssa Gabriele Hammermann.

Successivamente, i partecipanti hanno vissuto un toccante momento di preghiera comunitaria al "blocco 26" (in cui viveva la maggior parte dei prigionieri carmelitani) e hanno celebrato l'eucaristia nella cappella delle nostre sorelle carmelitane scalze, che hanno accolto questo numeroso gruppo di giovani carmelitani con grande gioia e fraternità. A nome della commissione preparatoria, P. Benny Phang Khong Wing, O.Carm., Consigliere Generale per la Formazione, ha ringraziato le suore per la loro presenza nel campo e per la loro testimonianza così incisiva.

Il Priore Generale ha concluso la celebrazione chiedendo che "la testimonianza del Beato Tito Brandsma e del Beato Hilario Januszewski aiuti i carmelitani del XXI secolo ad essere uomini e donne di riconciliazione e segni dell'amore di Dio per ogni essere umano".