Celebrando in casa: XIV domenica del Tempo Ordinario

Celebrando in casa: XIV domenica del Tempo Ordinario

Un messaggio da “Lectio Divina”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

Il Signore è qui, presente tra di noi.
Siamo riuniti con l’intera Chiesa in questo momento di preghiera.

Nei Vangeli Gesù è presentato come il profeta per eccellenza. Nel Vangelo di questa domenica lo troviamo ad insegnare nella sinagoga della sua città, Nazareth, fedele alla propria missione di proclamare la Buona Notizia. Come per molti altri profeti, questo annuncio alla fine gli costerà la vita. Anche Gesù, come già gli altri profeti, sperimenta l’essere rifiutato. Dapprima la gente si stupisce del suo insegnamento e dei miracoli da lui compiuti altrove, ma ben presto si convincono che è soltanto un carpentiere (artigiano), di cui conoscono la famiglia. Niente di speciale quindi, sembrano concludere. Quando si finisce di non aver più rispetto di ciò che ci è fin troppo familiare si crea una dinamica simile a quella che definisce il loro atteggiamento nei confronti di Gesù, soprattutto quando fanno riferimento a sua madre. Ordinariamente, infatti, i Giudei sono identificati per il nome del padre, anche se questi fosse ormai morto. Gesù si meraviglia per la loro mancanza di fede.

La fede è questione di relazione, di essere in rapporto con Gesù (e quindi con Dio). Le relazioni crescono man mano che le persone si conoscono e si capiscono reciprocamente. In un rapporto di fede, quando cominciamo a conoscere Gesù, si opera in noi un cambiamento e cominciamo a vedere con i suoi occhi, a sentire con il suo cuore e ad agire con la sua stessa intenzione.

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