sr M. Rosa

Dalla contemplazione del creato alla scoperta di Dio nella mia vita...

vocazionerosa.jpgSono sr Maria Rosa dell’Eucarestia. Scrivo brevemente per far conoscere un po’ la mia storia vocazionale. Sono nata a Tortolì (Nu) e quindi vengo dalla Sardegna. Sono nata nel 1946 e sono al Carmelo dal 1997.

Sono la terza di dieci figli. Essendo la prima delle sorelle, ho potuto dare una buona mano alla mamma per crescere i miei fratelli. La mia è una famiglia semplice: papà e mamma lavoravano i campi con la fatica delle braccia e il sudore della fronte. Anche se i miei genitori sono credenti (sono ancora vivi anche se molto anziani), non sono mai stati tanto praticanti. Purtuttavia li devo ringraziare perché ci hanno impartito una sana educazione e hanno saputo trasmetterci ed insegnare valori cristiani.

Forse perché vissuta “immersa” nella natura, fin da piccola ero portata a contemplare le meraviglie del Signore: mi soffermavo stupita su un fiore, ascoltavo ammirata il canto di un uccellino... Già mi ponevo delle domande e, da sola, mi rispondevo che tutto quello che mi circondava non poteva essere opera dell’uomo, ma che in tutto vi era il “tocco” di un’altra Mano, al di sopra di noi.

Questo “Qualcuno”, che io ancora non conoscevo, mi si rivelò gradualmente, attraverso l’esperienza della sua Presenza amorosa nella mia vita. Il Signore mi ha fatto “udire” la sua Voce attraverso la bellezza delle cose da Lui create. Sebbene mi trovassi bene in famiglia, tuttavia avvertivo una certa insoddisfazione interiore nella mia vita quotidiana. Pensai allora di avvicinare le suore di vita attiva presenti a Tortolì e che prestavano servizio nella scuola materna: erano le Figlie della Carità. Lo feci dicendomi: “Ecco una buona occasione per capire meglio cosa mi sta accadendo nell’intimo!”. Cominciai a frequentare l’oratorio e andavo sempre da loro per imparare il ricamo. Facevo anche catechismo ai bambini.

E la mia vita, ormai, si stava orientando verso una svolta decisiva. Mi confidai con sr Vincenza, l’insegnante di ricamo. Mi aiutò molto volentieri, facendomi capire che c’era in me una chiamata e che dovevo dare una risposta al Signore. Ne parlai anche con il parroco e quando gli dissi che sentivo una certa attrattiva per la vita contemplativa con clausura... egli cercò di indirizzarmi verso la vita attiva!

Anche in famiglia i miei genitori erano molto contrari a questo mio desiderio: ma io non desistetti e, infine, decisi di partire alla volta della congregazione delle Figlie della Carità.

Entrai, dunque, il 4 novembre 1970: avevo ventitré anni. Con loro ho trascorso ben ventisette anni, sempre a servizio degli anziani e dei bisognosi di tutto.

In comunità mi trovavo bene e ci volevamo bene. Ero contenta e posso affermare che da tutte sono sempre stata ricambiata con tanta benevolenza. Amavo tanto anche i poveri che assistevo. Nonostante tutto non ero ancora pienamente felice. Continuavo ad avvertire sempre vivo il desiderio e la nostalgia di un posto mai raggiunto e in cui il Signore mi attendeva. Non mi sentivo al mio posto...

Ora che sono al Carmelo comprendo che mi mancava quel silenzio che ti sprofonda nell’adorazione dell’Altissimo, la preghiera mai interrotta – perché al Carmelo tutto diventa lode e ringraziamento al Signore – la dolce solitudine che non ti estranea dal mondo, ma che ti permette di raggiungere ogni fratello con le ali della preghiera.

Quando manifestai alla mia Visitatrice il mio desiderio di fare un’esperienza al Carmelo, ella rimase un po’ sorpresa, ma mi fu molto vicina. Fu molto comprensiva e mi invitò a pregare molto, a riflettere e a non prendere decisioni affrettare, per evitare poi di pentirmi. Ma Dio, che da sempre aveva pensato di condurmi in questa stupenda dimora, voleva portare a compimento il suo piano d’amore sulla mia vita. Ed eccomi al Carmelo. Ogni giorno lo ringrazio per avermi condotta nella “terra dove scorre latte e miele”. Voglio ringraziarlo per tutta la mia vita, per quanto ha operato in me: che io sappia ricambiare l’Amore con amore!

Vivendo ogni attimo della mia vita alla luce della sua presenza, presa per mano da Maria – Madre e Decoro del Carmelo – desidero spendere questa mia esistenza che ridono con gioia al Signore. Grande è il suo Amore e la sua fedeltà dura in eterno!

Sr Maria Rosa, del Carmelo S. Anna in Carpineto Romano,  ha prestato il suo aiuto al nostro monastero per alcuni periodi.